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lunedì 29 giugno 2020

LA SEMPLICITA' DI UNA VOLTA

Con l'avvento del progressismo, dall'Illuminismo in poi, c'è stato un continuo aumento della popolazione a danno della qualità della vita e dell'ambiente. Il sistema produttivo è diventato industriale e gigantesco, con inquinamento e consumi a dismisura. Per vizio, per necessità di eguaglianza, per ridurre l'inquinamento, non si fa altro che parlare di "innovazione". È un dogma. Tra consumismo e innovazione la distruzione dell'ambiente è totale e gli oggetti dopo dieci anni vengono sostituiti da altri più "moderni", mentre una volta duravano secoli e passavano dal padre al figlio. Distruzione dell'ambiente, della personalità, del portafoglio, gli individui devono adattarsi di continuo a nuovi strumenti tecnici e con soldi che i poveri non hanno. Vecchi e poveri emarginati. Basta progresso!
I DANNI DELLA PREVISIONE SCIENTIFICA

Se, come scrisse Nietzsche, la Storia può far danni alla vita, imponendo il passato sul presente, la previsione scientifica ne fa molti di più: impone il presunto futuro (più incerto del passato) togliendo le possibilità degli avvenimenti e la libertà personale. Si pensi alla recente epidemia: "se esci prevedo che ti contagi, quindi ti vieto di uscire". La previsione scientifica ha chiuso il futuro nella previsione di contagio e ha soppresso la libertà. È la barbarie scientifica, che gli scienziati fingono di ignorare. La previsione scientifica riempie il futuro di certezze che sono altrettanti dogmi, i laboratori scientifici sono diventati palle di vetro dei maghi che prevedono il futuro e leggono il passato (ad es. un assassinio con il DNA). Siamo all'interno della più cupa superstizione.

domenica 28 giugno 2020

LA DELINQUENZA MORALE DEL PAPA

Ho sempre ritenuto chi parla o teorizza contro i sentimenti personali un delinquente morale. La famiglia è un nucleo legato da sentimenti personali, non uno strumento istituzionale del potere o di Dio. La famiglia è un nucleo preesistente al cristianesimo che il cristianesimo finge di appoggiare, mentre il vero spirito cristiano è nell'ascetismo e nella castità. Gesù e Buddha equiparavano i familiari a qualsiasi seguace. Il cristianesimo è indifferenza verso i sentimenti. L' ha dimostrato il papa dicendo che la famiglia causa corruzione sociale. A parte che la corruzione avviene per denaro soprattutto (denaro=mezzo sociale), dice le cose al contrario, è la che società corrompe i sentimenti familiari. Che si aiuti un familiare è doveroso, è la società che altera il semplice sentimento.

venerdì 26 giugno 2020

I PREGIUDIZI DELLA SCIENZA
Sento dire da una dottoressa che, se ci sono contagiati, qualcuno deve averli contagiati. L'affermazione era fatta a margine di una discussione sulla capacità virale di contagio degli asintomatici. Supporre che sia minore è possibile, di sicuro non fa ammalare l'asintomatico. Sugli altri non si sa. La dottoressa ha ripetuto un pregiudizio della scienza, quello della legge di causa ed effetto, che affonda nella pretesa dell'uomo razionale di "spiegare" (causa) tutto. Si dovrebbe andare di causa in causa all'infinito. Il contagiato è, a sua volta, contagiato da altri. E il primo uomo da chi è stato contagiato? Si risponde dai pipistrelli e si è soddisfatti. Ma i pipistrelli da chi hanno ricevuto tale virus che hanno trasmesso all'uomo? Alla fine la legge di causa ed effetto è un verme che si morde la coda.

giovedì 18 giugno 2020

Per chi vuol uscire dal "sonno dogmatico" -- LA SCIENZA NON FA MAI I CONTI CON LA SUA SOGGETTIVITA'

Uno si aspetta che, dato che si riconosce che gli schemi razionali e scientifici nella natura ce li pone l’uomo, allora non ci siano in natura e che l’imposizione a quest’ultima dei detti schemi sia una falsificazione, una manipolazione. No, ecco il signor Kant che afferma che, dato che l’uomo pone questi schemi, allora è “come se” ci fossero realmente, si ammette sfacciatamente il falso come vero. Si ammette che le cose si adattino al pensiero, cioè che la nostra deformazione intellettuale delle cose abbia un valore oggettivo, anziché esclusivamente arbitrario: “Finora si è creduto che ogni nostra conoscenza debba regolarsi sugli oggetti; ma tutti i tentativi, condotti a partire da tale presupposto..sono andati a vuoto <si veda lo scetticismo di Hume>..È venuto il momento di tentare una buona volta..il cammino inverso, muovendo dall’ipotesi che siano gli oggetti a dover regolarsi sulla natura della nostra conoscenza” (I. Kant - “Critica della ragion pura” - Premessa alla 2° ed.).

martedì 16 giugno 2020

LA SCIENZA SPIEGA TUTTO, MA NON SE STESSA

La scienza non spiega prima di tutto se stessa, perché bisogna fare l’analisi con la natura, perché si deve usare il tempo e il connesso principio di causa ed effetto, perché si deve rendere omogenee le individualità esaminate in precedenza per poi sottoporle alla tirannia numerica, perché centomila casi uguali, ammesso che lo fossero sul serio (cosa del tutto impossibile), renderebbero uguale anche il caso successivo (induzione, previsione scientifica detta “sperimentale”), come se la grandezza dei numeri fosse una religione. Non spiega nessuno dei suoi fondamenti, i suoi fondamenti sono infondati: “Ma il senso della scienza..non è a sua volta scientificamente dimostrabile” (K. Jaspers - “Filosofia” - Orientazione filosofica nel mondo - cap. II).

venerdì 12 giugno 2020

NON ESISTE L'EPIDEMIA COLPOSA

Il corpo è la persona, considerare il corpo di una persona un pericolo per il meccanicismo di causa ed effetto del contagio è un atto di razzismo sanitario. Di un'epidemia non può esserci un colpevole, perché è un evento naturale. Non si può stabilire che chiudere in casa le persone è più giusto che non chiuderle, ciò dà per scontato quello che non è neppure scientifico. Posso stare in mezzo a 1000 contagiati e non contagiarmi. Che la magistratura indaghi per "epidemia colposa", guardando ora alla Lombardia e ora al governo (zone rosse), è il classico segno di una mentalità perversa, altro che obiettività dei magistrati. È quella mentalità per cui ci deve essere un colpevole, perché, senza il colpevole, tutto sarebbe stato sotto controllo. Ma la natura non si controlla!

giovedì 11 giugno 2020

L'ORIGINE METAFISICA DELLA SCIENZA

La vera origine del metodo analitico della scienza, soprattutto quella della natura, sta nella matematica, nella scomponibilità infinita dei numeri, quindi in un fattore del tutto intellettuale. Altro che esperienza! La scienza ha trasferito questa scomponibilità dei numeri ai corpi, supponendo, senza alcuna prova di qualsiasi genere, che anche i corpi fossero scomponibili come i numeri, in pratica la scienza ha assimilato i corpi naturali viventi ai numeri. Questo è stato possibile tramite l’idea di “omogeneità” che l’analisi ha in comune con la matematica. La matematica può operare con i numeri perché la loro stessa astrattezza li rende tanto omogenei per quanto inesistenti. Eppure questo nulla ha creato quel mostro che è la civiltà moderna e scientifica

martedì 2 giugno 2020

IL RAZZISMO TECNOLOGICO 


Ormai, se non possiedi un telefonino che va su internet, ti devi suicidare. Non puoi essere ostile filosoficamente alla tecnologia e si definisce anche libera una società del genere. Per andare al mare o in certi posti devi prenotare on-line. L'app immuni, che non avrei mai installato, sembra sia inefficace se non installata dal almeno il 70% della popolazione. Io ho un telefonino, scelto da me, che non so nemmeno se va su internet. Poi di dimenticano anziani che non hanno neppure il telefonino o le famiglie povere che non se lo possono permettere o gli si rompe. Siamo di fronte ad un vero razzismo tecnologico e tutti quanti come ebeti si adeguano. Posso disprezzarli?
CRITICA ANTICIPATA DEL COSMOPOLITISMO DELLA GLOBALIZZAZIONE 

“Diffidate di quei cosmopoliti <chiara critica dell’Illuminismo, ma valida anche nei confronti dell’odierna globalizzazione> che vanno a cercare, lontano, nei loro libri, dei doveri che sdegnano di compiere intorno a loro. Sono come quel filosofo che ama i Tartari, per essere dispensato dall'amare i suoi vicini” (J. J. Rousseau - “Emilio” - lib. 1°). Poi: “Dovunque si è trovato vero amor di patria, si è trovato odio <distinzione> dello straniero..La fola <favola> dell’amore universale..ha prodotto l’egoismo <egocentrismo> universale. Non si odia più lo straniero? Ma si odia il compagno, il concittadino, l’amico, il padre, il figlio..Non si hanno più nemici nazionali? Ma si hanno nemici privati” (G. Leopardi - “Zibaldone” 881, 890)