Cerca nel blog

venerdì 17 luglio 2020

LA CITTA' VIRTUALE MONDIALE

Il razionalismo, la democrazia, il mercato, lo scambio, la scienza, la tecnica, sono tutte necessità della società borghese e non verità assolute, servono per esercitare il dominio sul mondo mediante la velocità, la comunicazione. La comunicazione in tempo reale equivale a una città mondiale, un’illusione virtuale che ignora le distanze materiali. L’uomo comunica in tempo reale da Londra a Tokio, si forma una città mondiale, ma solo virtuale, metafisica, nella realtà ci sono gli altipiani dell’Asia, le montagne gigantesche dell’Himalaia, i deserti. L’élite borghese vive in megalopoli mondiali virtuali costituite dalla comunicazione, dai trasporti, dalla tecnica, dalla scienza. I vari popoli sfruttati sono i “dintorni” della città virtuale che la mantengono.

mercoledì 15 luglio 2020

MERCATO GLOBALE: PACE O GUERRA?

“È lo spirito commerciale che non può accordarsi con la guerra e che prima o dopo si impadronisce d’ogni popolo” (I. Kant-“Per la pace perpetua”). Questa sintonia tra pace e mercato è vera solo in teoria: senza una pace non si può “scambiare” niente. Però accade spesso che il mercato, per la concorrenza, mette un popolo in “conflitto” con l’altro e la concorrenza economica è già una guerra fatta con altri mezzi. Ci vorrebbe un “organismo mondiale”, un Dio, che controllasse i popoli. Ma sarebbe il “Grande Fratello”, che è peggio della guerra. Quindi resta la concorrenza economica tra i popoli e lo stesso commercio può portare alla guerra: “La politica e il commercio nelle loro forme più evolute..sono entrambi un surrogato della guerra realizzato con mezzi diversi” (O. Spengler-“Il tramonto dell’Occidente”).
SCIENZA E LIBERTA'

I “filosofi del destino” sviluppano un approccio alla vita del tutto inconciliabile con il pensiero scientifico. La filosofia del destino, proprio perché è una filosofia di libertà, lascia aperto il futuro, giacché il destino non è né prevedibile e né controllabile. Se il futuro fosse prevedibile e controllabile, sarebbe già vincolato, si saprebbe a priori cosa accadrà e quindi sarebbe “chiuso” da quello che la previsione stabilisce. Libertà e scienza sono assolutamente inconciliabili, la libertà vuole l’imprevedibilità del destino, non la predeterminazione della legge di causa ed effetto: “l’antitesi tra idea di destino e principio di causalità. Cotesta antitesi finora non era stata mai riconosciuta come tale nella sua necessità profonda e formalmente determinante” (O. Spengler-“Il tramonto dell’Occidente”).

martedì 14 luglio 2020

DEMOCRAZIA, MEDIA, DITTATURA

"Nasce la campagna di stampa come la continuazione..della guerra con altri mezzi..Nella vita spirituale delle masse..la democrazia ha..soppiantato il libro per mezzo del giornale..Alla stampa si collega..l'istruzione scolastica generale che..nasconde il fine di trasformare le masse in oggetti della politica di partito succubi della potenza della stampa..i futuri Cesari della stampa..avranno via libera. Chi ha imparato a leggere cadrà sotto il loro potere..La dittatura dei capi-partito prende per base la dittatura della stampa. Per mezzo del denaro <mediante testate giornalistiche acquistate>..si intende sottrarre masse di lettori..all'influenza della parte avversaria..Questa è la fine della democrazia" (O. Spengler - "Il tramonto dell'Occidente).

mercoledì 8 luglio 2020

IL REATO DI OMOFOBIA

Il fatto che la sinistra stia al governo non giustifica creare reati ingiusti. Che significa "reato di omofobia"? Se la fobia è paura del diverso, non si capisce perché una paura possa essere un reato. Se si parla, invece, di violenza personale, allora ci sono già le leggi e l'omosessuale è come ogni altro. Dare 6 anni per aver picchiato un uomo e 6+2 per aver picchiato un omosessuale significa che l'omosessuale è un privilegiato. Si vuole educare? Ma l'educazione non giustifica pene diverse. Se invece il reato consiste nel pensar male degli omosessuali, con il relativo diritto di dire quel che si pensa (garantito dalla Costituzione), allora siamo di fronte ad un "reato di opinione", allo "psicoreato" de "Il Grande Fratello" di Orwell. Un giudice può condannarti per quello che pensi. È la fine della democrazia.

domenica 5 luglio 2020

DIO È UN LADRO

Nietzsche scrive: “lo Stato mente in tutte le lingue del bene e del male; e qualunque cosa dica, mente - e tutto quanto possiede, l’ha rubato” (F. Nietzsche - “Così parlò Zarathustra” - Del nuovo idolo). Lo Stato non ha nulla di suo, è tutta roba che deruba alla singole persone sulla quali esercita la sua tirannia chiamata "legge". Ma anche Dio è un ladro, di per sé non avrebbe nulla, anzi sarebbe il nulla. Ruba solo le facoltà umane rendendole infinite con una grande dose di megalomania: l'uomo vuole essere buono e lui ruba la bontà umana e si fa infinitamente buono, l'uomo vuole avere forza e lui ruba la forza e si fa onnipotente, l'uomo vuole sapere e lui ruba la scienza e si fa onnisciente. È un bambino capriccioso e arrogante?

sabato 4 luglio 2020

VACCINO E CONSENSO INFORMATO

Quando si va in ospedale, per sottoporsi a qualche intervento, i medici hanno il dovere di effettuare "il consenso informato", che significa che il paziente viene informato di tutti i rischi conosciuti dell'intervento e solo su questa base dà o non dà il suo consenso. Ciò avviene anche col medico di famiglia, almeno se a quest'ultimo si chiedono spiegazioni circa i farmaci suggeriti e che vengono presi con il consenso del paziente. Per quale motivo, o sporco affarismo farmaceutico, questo "consenso informato" non c'è nella somministrazione del vaccino imposto obbligatoriamente? Anche per il vaccino ci deve essere "il consenso informato", cioè il diritto di essere informato sui rischi riguardo al vaccino, sulla cui base dare o non dare il consenso. Non può essere obbligatorio.

mercoledì 1 luglio 2020

LA PERICOLOSITA' DELLA SCIENZA

La scienza seguita ad ignorare quanto fece osservare Popper riguardo all’induzione: “è tutt’altro che ovvio che si sia giustificati nell’inferire <dedurre, trarre fuori> asserzioni universali <leggi scientifiche> da asserzioni singolari, per quanto numerose queste siano..per quanto numerosi siano i casi di cigni bianchi che possiamo aver osservato, ciò non giustifica la conclusione che ‘tutti’ i cigni sono bianchi” (K. R. Popper - “La logica della scoperta scientifica” - par. 1°, cap. 1, 1). Riferito ad un farmaco o un vaccino ciò significa che, per quanto numerosi siano i casi per cui hanno fatto bene o non hanno fatto male, non si giustifica la conclusione che non possono fare male. Eppure vengono imposti a bambini e ora, con l’arroganza sanitaria di certa sinistra, si tenta di imporli anche agli adulti.
CONTRO IL MITO DELLA TECNOLOGIA

La tecnologia è continuo “finalismo” applicato alla materia: ad esempio l’automobile è l’imposizione di un fine a tutta una serie di pezzi di materia: le candele, le ruote, i pistoni, la benzina, ecc., pezzi di materia ordinati in modo da produrre un effetto, quello del movimento del mezzo meccanico, che corrisponde al fine dell’uomo. Senza questo finalismo (idealismo) a monte, l’uomo non costruirebbe nulla. Quello che manca agli animali è proprio questo idealismo e finalismo, ma è un pregio degli animali, non un difetto. Il finalismo strumentalizza la materia, gli animali e gli uomini, è la base dell’egocentrismo e dell’antropocentrismo, della distruzione della natura. La previsione dell’effetto, avendo la causa, è un vero e proprio pregiudizio “finalistico”: