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martedì 25 dicembre 2018


SCHIAVI DEL LINGUAGGIO  

Dice Nietzsche: “Il linguaggio ha dovuto percorrere tutta la scala delle sue possibilità, per abbracciare il regno del pensiero..allontanandosi in tal modo proprio dalle forti manifestazioni del sentimento..L’uomo non può più farsi conoscere nel bisogno mediante il linguaggio, cioè non può comunicare veridicamente..il linguaggio è diventato dappertutto una forza a sé, che ora con braccia di spettro afferra e respinge gli uomini dove essi non vogliono andare..essi sono presi dalla follia dei concetti generali, anzi dei puri suoni verbali, e in conseguenza di questa incapacità di comunicare..l’umanità aggiunge a tutti i suoi dolori anche la sofferenza della convenzione, ossia del concordare parole ed azioni ma non nel sentimento..sotto questa costrizione, nessuno più può mostrare se stesso, parlare ingenuamente, e pochi possono preservare la loro individualità” (“Considerazioni inattuali” IV, 5). Chi dice che il linguaggio è importante è un politico, un truffatore, esso è incomunicabilità, gabbia mentale del generico e dell’indifferenziato, si comunica con il corpo e il cuore, abbracciando e carezzando chi sia ama, come si fa con il cane, allorché il linguaggio è impossibile.

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