SCHIAVI
DEL LINGUAGGIO
Dice
Nietzsche: “Il linguaggio ha dovuto
percorrere tutta la scala delle sue possibilità, per abbracciare il regno del
pensiero..allontanandosi in tal modo proprio dalle forti manifestazioni del
sentimento..L’uomo non può più farsi conoscere nel bisogno mediante il
linguaggio, cioè non può comunicare veridicamente..il linguaggio è diventato
dappertutto una forza a sé, che ora con braccia di spettro afferra e respinge
gli uomini dove essi non vogliono andare..essi sono presi dalla follia dei
concetti generali, anzi dei puri suoni verbali, e in conseguenza di questa
incapacità di comunicare..l’umanità aggiunge a tutti i suoi dolori anche la
sofferenza della convenzione, ossia del concordare parole ed azioni ma non nel
sentimento..sotto questa costrizione, nessuno più può mostrare se stesso,
parlare ingenuamente, e pochi possono preservare la loro individualità” (“Considerazioni inattuali” IV, 5).
Chi dice che il linguaggio è importante è un politico, un truffatore, esso è
incomunicabilità, gabbia mentale del generico e dell’indifferenziato, si
comunica con il corpo e il cuore, abbracciando e carezzando chi sia ama, come
si fa con il cane, allorché il linguaggio è impossibile.
Nessun commento:
Posta un commento