L’IMPOSSIBILITA’
DELLA MODERNITA’
Direte: “ma già esiste!”. Illusi! La modernità
nacque con la Rivoluzione francese, allorché i borghesi vollero assumere su di
loro il potere e il benessere della nobiltà. Potere e benessere per tutti,
questo è il progetto della modernità. Ma la democrazia, o potere per tutti, è
un’illusione, comanda solo l’aristocrazia politica dei rappresentanti. Il
benessere per tutti è impossibile, perché distrugge la natura e perché per
imporlo distrugge la libertà umana. La modernità è un folle ottimismo (potere,
benessere) che si reputa senza limiti: “Un
ottimismo che si crede senza limiti! <che ha> fede nella felicità terrena di tutti” (F. Nietzsche - “La nascita della tragedia” 18). La società industriale
nacque proprio per dare a tutti quel benessere aristocratico che spettava prima
solo ai nobili e così nacque il consumismo per tutti, cioè la distruzione del
mondo. Ma troppi sono gli uomini e la stessa società industriale realizza
profitti, ma non realizza il benessere per tutti. Se statalizzata (socialismo),
restringe solo ai burocrati il benessere e comunque annienta la libertà umana. Di qui l’esercito
di soccorritori, soccorritori politici che difendono i diritti dei più poveri,
soccorritori missionari che danno il pasto ai bisognosi. Inseguono costoro la “felicità per tutti”. La loro stessa
presenza parassitaria (aiutare il prossimo consente il maggiore sfruttamento
possibile, chi può opporsi, nella logica della felicità per tutti, alla
carità?), conferma che questa felicità non esiste, non esiste perché è
impossibile. Non felicità per tutti, ma libertà per tutti, questo è possibile,
poi neppure questo garantisce la felicità per tutti.