CHE COS'E' ROMANTICO (E ANCHE UN PO' AUTOBIOGRAFICO)
"Lontani e morti sono coloro che amavo e di loro non mi giunge notizia alcuna. La mia attività su questa terra è finita, ho versato il sangue per esso e non ho arricchito il mondo nemmeno di un centesimo...Ma tu risplendi ancora, o Sole del cielo! Tu verdeggi ancora, o terra sacra!..La pienezza di un mondo che dà vita al tutto nutre e sazia con ebbrezza il mio misero essere..Tutto il mio essere ammutolisce e sta in ascolto quando le delicate onde del vento giocano intorno al mio petto..un Dio è l'uomo quando sogna, un mendicante quando riflette, e, quando l'estasi <l'entusiasmo> si è dileguata, si ritrova come un figlio fuorviato che il padre cacciò via di casa" (F. Holderlin - "Iperione" lib. 1°). Non un sogno fuori della natura, ma dentro la natura. All'opposto l'io dell'individuo odierno si colloca fuori della natura e vuole che il mondo circostante e il suo stesso corpo si adattino ai suoi progetti, non ha un rapporto vivo con una terra viva, ma è solo e isolato dall'utilitarismo della sua razionalità con il quale vede solo strumenti da adattare alla comodità del suo egocentrismo, non "lascia vivere", impone ovunque tale egocentrismo che considera perfino ordine morale come "dover essere".
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